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Immagine del redattoreIl grillo parlante

SOMEWHERE OVER THE RAINBOW


Gli ultimi giorni di scuola sono stati indimenticabili!

Dopo un anno di intensa preparazione, tra presenza e DAD, eravamo finalmente pronti a suonare!

Sono state organizzate tre giornate all’insegna dell’arte, del teatro, della musica e della natura.

“Piccole guide”, alla scoperta di Cellamare tra arte e natura, è stata un’iniziativa che ha coinvolto tutti attraverso visite guidate, mercatini equosolidali, rappresentazioni teatrali e musicali. C’erano sei postazioni di musicisti ed io ero situata nella sesta. Abbiamo accompagnato con chitarre e violini la bellissima manifestazione: la melodia dei violini ha affiancato la recitazione e il ballo nella parte iniziale, mentre noi chitarre abbiamo suonato nella parte finale dello spettacolo la canzone “Nel blu dipinto di blu”, cantata da Alessandra Dell’Erba, la ‘piccola cantante’ della scuola, con la sua splendida voce. È stata un’esperienza meravigliosa, resa ancor più intensa dalla presenza dei miei compagni, che hanno suonato con entusiasmo e passione. Durante l’esecuzione del brano conclusivo della manifestazione mi sono resa conto che tutti ne conoscevano il testo in quanto il pubblico ha cantato con i chitarristi, alcuni hanno fatto ondeggiare le braccia mentre altri hanno battuto le mani a ritmo di musica. È stato emozionante sentirsi parte di un unico grande spettacolo in cui il pubblico partecipava con vivo interesse, i professori guidavano l’intera organizzazione, gli alunni divenivano piccole guide per il centro storico o attori o ballerini che presentano, recitano e ballano con maestria come se fossero dei veri professionisti.

L’ultimo giorno di scuola tutti gli alunni musicisti e i professori si sono riuniti nella palestra esterna della scuola per suonare insieme: i chitarristi diretti dalla professoressa Maringelli, i violinisti seguiti dal professor Savino, i pianisti supportati dal professor Cirillo e i clarinettisti guidati dal professor Mazzotta. Sono stati invitati anche i genitori. Suonare davanti ad un pubblico è emozionante, è un’esperienza unica. La compagnia dei miei amici e la sicurezza derivante dalle tante prove già eseguite, mi hanno aiutato a suonare e cantare con allegria e scioltezza. Il risultato, secondo me, è stato fantastico! Abbiamo suonato in armonia, concentrati e sorridenti, insieme ai nostri professori di strumento musicale. Mentre suonavamo, infatti, noi ragazzi eravamo tutti attenti con gli occhi puntati verso lo spartito perché neanche una nota sfuggisse. Ogni tanto, però, rivolgevo lo sguardo verso gli spettatori ed in particolare a mia madre e a mia zia, in piedi per filmare e fotografare. Le presentazioni della professoressa Cervino, la direzione del professor Savino e della professoressa Vatinno, gli applausi dei genitori ci infondevano forza ed entusiasmo e proseguivamo sempre più carichi. Abbiamo suonato l’ “Inno alla Gioia”, l’ “Inno di Mameli”. Abbiamo suonato anche l’ “Inno della scuola” dedicandolo al professor Vergine, un docente che io ho visto solo durante l’open day di tre anni fa, ma che non ho potuto realmente conoscere poiché è scomparso prematuramente. Infine abbiamo sia cantato che suonato “Somewhere Over The Rainbow”, una canzone bellissima, perfetta per concludere questo spettacolo musicale.

Dopo l’esibizione ci siamo diretti assieme al sindaco, ai professori e al dirigente scolastico davanti alla scuola per iniziare le premiazioni nell’ambito del concorso artistico - espressivo “Io in questo Spazio-Tempo”, svolto qualche mese prima e concluso il 31 Maggio. Il concorso era diviso in tre categorie e per ognuna c’era un primo, un secondo e un terzo posto. Ogni persona premiata era invitata a salire su per le scale dell’ingresso esterno che fungeva temporaneamente da palco. Io ero in trepida attesa; mi era stata comunicata la mia vincita nella categoria Musica e non vedevo l’ora che venisse pronunciato il mio nome. La sensazione di salire sulla scale tra gli applausi dei miei amici mi ha fatto sentire importante. Ho ricevuto l’attestato di premiazione dal Dirigente scolastico e l’ho tenevo stretto a me, fiera del risultato raggiunto. Non ho fatto in tempo a rendermene conto che già era giunta la fine tra abbracci, saluti e foto. Quasi quasi avrei voluto prolungare quel momento di affettuosi saluti in cui mi sono sentita parte di una grande famiglia. Sono tornata a casa con il sorriso ancora sulle labbra e la mente ricca di belle emozioni mentre ripensavo a tutti i bei momenti trascorsi in questo anno intenso e difficile, reso speciale dal sostegno dei professori e della mia famiglia.



Roberta Mitolo


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