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  • Immagine del redattoreIl grillo parlante

IL VIRUS, IL VACCINO E NOI


Caro diario,

è passato un anno da quando abbiamo cominciato a sentire nuove parole come: Coronavirus, pandemia, lock down, Did, Dad...

Ma purtroppo non sono rimaste solo delle parole che vanno via col vento, ma ci hanno stravolto la vita.

Abbiamo vissuto un anno assurdo, a tratti surreale. Ricordo ancora il 5 marzo, quando ci comunicarono che le scuole chiudevano. Gli studenti erano felici, ma nessuno di noi pensava che non saremmo più tornati per la fine dell’anno.

Chiusi in casa per tanti mesi è stato molto duro: rinunciare ad una passeggiata all’aria aperta, vedere i miei amici o parenti.

Abbiamo dovuto imparare un nuovo metodo per fare scuola, utilizzando classroom. Lo schermo ormai è diventato il nostro modo per comunicare. Una cosa di positivo c’è, abbiamo tutti imparato ad utilizzare il computer, certo è bello fare lezione a casa, con le pantofole e i pantaloni del pigiama, ma quando si va a scuola è tutta un’altra sensazione. Ci siamo abituati a tenere per ore e ore le mascherine, sono diventate una specie di accessorio quotidiano. Abbiamo capito quanto ci manca un abbraccio, quanto è bello abbracciarsi. Abbiamo cambiato colore come l’albero di Natale.

In questo periodo più che mai abbiamo imparato ad apprezzare tutto, anche un sorriso. Il sorriso che adesso possiamo solo immaginare sotto la mascherina.

Credo che ognuno di noi sia cresciuto, abbia riflettuto su quanto ci mancano anche le cose che prima non volevamo fare. La scuola per esempio, prima non tutti gli studenti volevano andarci, ma adesso tutti non vediamo l’ora di tornarci. Quello stesso luogo da cui un anno fa volevamo scappare, adesso è diventato il posto che ci manca di più. Ci mancano i professori, le collaboratrici, i compagni, diciamo un po’ tutto.

Ma non possiamo più tornare indietro, adesso l’unica cosa che possiamo fare è metterci le mascherine e rispettare tutti i Dpcm, che sono diventati le news più importanti del momento.

Io ripensando a tutti quei momenti mi viene una certa malinconia. Non vedo l’ora di tornare alla nostra normalità, quella che ormai non abbiamo da quasi un anno, poterci abbracciare senza aver paura. Abbiamo però imparato una cosa importantissima in questo periodo, una cosa a cui forse prima non pensavamo la solidarietà e che dobbiamo essere tutti uniti contro un unico nemico: il virus.

E’ stato brutto, abbiamo perso tanti momenti, molte persone ci hanno lasciato, ma da questo evento possiamo imparare solo una cosa: NON DARE NULLA PER SCONTATO! Tutto è unico e importante.

Ciao diario, spero che questi miei pensieri siano il primo punto per un nuovo inizio.

La tua Ilaria


ILARIA MINCUZZI, CLASSE 2A

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