“Il Buio dentro”, lo spettacolo della scuola media Ronchi di Cellamare candidato al concorso “Skenè Salvemini” ha coinvolto tutti, suscitando nel pubblico forte emozione dovuta al ricordo di momenti spensierati della nostra esistenza che la pandemia da Covid-19 ha trasformato in lontani ricordi…
E’ tanta la commozione: il 21 dicembre 2021 e il 22 dicembre 2021, giorni in cui i ragazzi della classe 3 B dell’Istituto Nicola Ronchi di Cellamare hanno interpretato con impegno e passione fatti e personaggi in cui ciascuno di noi al giorno d’oggi si rivede. Martedì 21 dicembre 2021 si è svolto lo spettacolo nell'auditorium scolastico a Cellamare, mentre Mercoledì 22 dicembre i ragazzi hanno avuto l’onore di presentare il loro lavoro sul grandioso palco del Liceo Scientifico Salvemini di Bari, in occasione del concorso “Skené Salvemini”, la rassegna teatrale che dal 2014 coinvolge gli studenti di Puglia e Basilicata in una gara amichevole di condivisione e talento, che mette in scena gli spettacoli teatrali preparati dagli studenti. Sotto la preziosa e attenta guida della professoressa Chiara Robles, responsabile dell'orientamento teatrale dell’indirizzo a tempo prolungato della scuola, che si è occupata dell’intera stesura del copione e dello svolgimento delle prove, e della professoressa Annunziata Tagarelli, gli alunni hanno saputo immedesimarsi, sullo sfondo di significative e inquietanti scenografie, nelle due situazioni strettamente legate della rappresentazione teatrale: l’inferno di Dante e il racconto de “il Camminatore, due vite ai tempi del contagio”, monologo di Ascanio Celestini. L’unione di questi
due argomenti in un solo spettacolo non è affatto un caso, bensì una decisa volontà di accostare l’inferno alla storia del camminatore e di sua moglie Lyda, i quali possedevano una vita tranquilla in cui ha spesso trovato posto la noia che fa parte del procedere quotidiano. Finché arriva il parassita del quale si parla alla televisione: un estraneo non previsto. I ragazzi hanno saputo raccontare con espressione quanto il Covid-19 ha dominato sulle prime pagine dei giornali, azzerato le polemiche. Nell’ordine del giorno è diventato il primo punto e successivamente l’unico. Dalla mattina alla sera è il centro di ogni discorso. Insomma, sono riusciti a far ritornare la mente al passato, alle immagini infernali che hanno come protagonisti la chiusura delle scuole, gli ospedali al collasso, medici e infermieri stremati che dormono su di un pc. Ciò che ha reso speciale lo spettacolo “il Buio dentro” è sicuramente il coinvolgimento degli stessi attori con quello che dicevano: in realtà gli studenti non stavano semplicemente ripetendo al pubblico una storia che era scritta nel copione ed imparata a memoria, ma in un certo senso stavano raccontando la LORO storia, una storia fatta di tanta sofferenza e dolore nella quale il Covid-19 ha portato via per sempre i loro affetti più cari. Solo grazie al senso di responsabilità e di consapevolezza delle nostre azioni,“il Buio dentro” non rimarrà il ricordo di quello che c’è stato, ma di quello che c’è e continuerà ad esserci per sempre e dal quale impariamo a fare luce sul nostro vivere quotidiano.
Eleonora Duero, classe 3B
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