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IL BUIO DENTRO inizia e finisce per poter ritornare a rivedere le stelle

Il significato del titolo "IL BUIO DENTRO" riguarda il periodo di tristezza e solitudine che in questi anni di Covid si è diffuso tra le persone: c'è chi ha perso i propri cari e c'è chi si sente scoraggiato. Questa è stata proprio l'ispirazione per lo spettacolo: comparare l'inferno di Dante con la situazione che stiamo vivendo adesso.

Noi siamo gli studenti della 3B del laboratorio teatrale della scuola secondaria Nicola Ronchi. Abbiamo preso parte ad un concorso Skenè, presso la scuola "G.Salvemeni".

Quando la professoressa Robles, nostra insegnante di italiano e teatro ci ha comunicato dello spettacolo, siamo stati molto contenti: finalmente dopo due anni saremmo riusciti (anche se con il Covid) a ritornare sul palco.

Verso novembre abbiamo iniziato a provare lo spettacolo ad inventare i balletti e a provare le parti. Fare le prove (in presenza) è stato abbastanza semplice; forse sarà stato lo spirito di allegria del gruppo, e nonostante le distanze sociali e le mascherine siamo riusciti con l'aiuto di tutti a mettere su un ottimo spettacolo.

Verso l'inizio di dicembre ci è stato comunicato la data dello spettacolo e verso metà mese eravamo già pronti: però continuavamo a provare per raggiungere la "perfezione".

Il 21 dicembre ci siamo esibiti per i nostri genitori, nell'auditorium della nostra scuola: ovviamente con tutte le precauzioni per prevenire il Covid, eravamo tutti emozionati ed euforici e lo spettacolo è andato benissimo.

Finalmente arriva l'atteso giorno e alle ore 9:00 eravamo già tutti davanti all'entrata del Salvemini. Ci hanno fatto entrare e dopo averci controllato il green pass, dei ragazzi ci hanno accompagnato agli spogliatoi; dopo esserci cambiati siamo entrati nell'auditorium e siamo rimasti stupiti per la grandezza della sala, dato che era la prima volta che andavamo lì.

Ci hanno mostrato il palco, le uscite delle quinte e dove appoggiare i cambi per lo spettacolo.

Abbiamo iniziato a provare alcune parti e ci siamo resi conto grazie al brusio generale che l'auditorium si era riempito.

Abbiamo aspettato l'inizio dello spettacolo in ansia ascoltando le canzoni di Natale che non aiutavano di certo ad alleviare lo stress.

Ad un certo punto le luci si sono spente e si aprì il sipario: lo spettacolo era iniziato.

Tutti abbiamo dato il meglio di noi, impegnandoci! Alla fine il pubblico era commosso e ... anche noi!

Eravamo orgogliosi dei risultati ottenuti e fieri di aver portato avanti con perseveranza il nostro progetto.

Con questo concludiamo e vogliamo mandare un messaggio: noi possiamo capirvi benissimo e siate responsabili delle azioni compiute e speriamo che col tempo qualcosa si aggiusti.


ARIANNA DE GIGLIO e MATTIA LOIOTILE, CLASSE 3B







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