Dopo aver letto in classe IL DISCORSO ALL'UMANITA ' tratto dal film "Il grande dittatore" di C. Chaplin abbiamo commentato con forza e decisione i significati e i pensieri ereditati dal celebre attore.
Il discorso all’Umanità di Chaplin parla di chi sono e come sono fatti gli uomini senza peli sulla lingua. Utilizzando parole giuste e che ti entrano sia nella mente sia nel cuore.
Lui sostiene fermamente che tutti abbiano il proprio posto nel mondo e nessuno di noi deve sprecarlo. Tutti gli uomini, alla nascita, sono dotati di una specie di superpotere che è quello che fa di loro uomini, la libertà, però questo potere può funzionare oppure no, perché bisogna saperlo gestire ed a volte occorre battersi, perché venga riconosciuto. Pensiamo troppo e sentiamo poco. Ci preoccupiamo di cose futili che non dovrebbero essere un problema. Bisogna fare focus su noi stessi per diventare dei veri uomini. E per farlo occorre, oltre alla libertà, stare dalla parte giusta e avere sempre un proprio pensiero. Pensando con la propria testa, senza mai farsi condizionare da qualcuno. Dobbiamo combattere con tutte le nostre forze pur di riuscire a dimostrare che ciò che diciamo è vero e che non siamo dei pazzi, ma solo dei folli che coltivano la loro follia.
Come milioni di persone che hanno cercato di salvare, per quanto loro possibile, donne, bambini e uomini dai campi di concentramento. Chi ha rischiato la propria vita, chi magari l’ha persa, solo per fare del bene.
Perchè si, come dice Chaplin: “L’avidità ha avvelenato i nostri cuori, fatto precipitare il mondo nell’odio, condotti a passo d'oca verso le cose più abiette”. Ma nonostante ciò, noi rimaniamo uomini. Noi abbiamo un cuore funzionante, non siamo degli oggetti. Non dobbiamo mai dimenticare di avere il nostro cuore, altrimenti sprofonderemo e della nostra libertà non si avrà più traccia.
Perciò dobbiamo sempre unire le forze nei momenti di difficoltà. Ogni uomo dovrà aiutare l’altro e viceversa. Cercare di risolvere i problemi, senza la violenza. Ecco come faremo a fare parte dell’umanità ed a rendere la Terra un posto migliore.
ALESSANDRA DELL'ERBA, 3A